Massimiliano Vacca Il Mascheraio
Massimiliano Vacca Il Mascheraio nasce a Cagliari il 15/11/1964, abita a Selargius dove esercita la professione di odontotecnico e l’attività artistica di mascheraio.
Dal 1998 comincia a creare le prime maschere eseguite in das che successivamente con la sperimentazione di materiali del tipo papier machè e terra cotta assumono consistenze e forme varie, decorate con materiale acrilico e talvolta con tecniche miste.
Le sue maschere raccontano storie silenziose che parlano di luoghi e spazi indefiniti. Sono personaggi, testimoni imparziali della vita che cambia ma che in fondo rimane sempre la stessa e respirano quest’ aria di una Sardegna dinamica e creativa.
Massimiliano Vacca Il Mascheraio parte dalla tradizione per poi distaccarsene creando un suo stile definito e personale capace di essere ogni volta speciale e caratteristico in tutte le sue figure misteriose.
Massimiliano Vacca Il Mascheraio “La personalità” recensione di Cati Biondi
La personalità artistica di Massimiliano Vacca Il Mascheraio mi induce a credere che, come afferma William Blake, l’immaginazione rappresenti il divino nell’uomo.
Molte delle sue creazioni non conoscono limiti di tempo e si collocano in ben precise civiltà che – grazie all’ elaborazione dell’ atto creativo – conducono l’ osservatore a sé stesso e a quello che, dentro di lui, si evidenzia di quanto si è sedimentato a livello di memoria: personale e collettiva.
Meriterebbe grandi spazi ove collocarsi con autorevolezza: grazie e mediante le infinite reminiscenze di una umanità sofferente e che trova riscontro nell’ immediatezza delle emozioni che le sue maschere suscitano e che, come lampi di genio, illuminano anche le tenebre della non conoscenza.
Infanzia e maturità si incontrano e si integrano nell’ incisività di un segno, di un impronta, di un profilo ben definito.
Ombre e luci giocano e creano equilibrio là dove il sogno si fa più marcato e a me non resta che affermare , con gioia, di riscontrare nelle maschere di Massimiliano Vacca gli infiniti moti dell’ anima di una famiglia umana ancora – in gran parte – da scoprire nella propria autenticità
Cati Biondi