I fuochi di Sant’Antonio Abate
I fuochi di Sant’Antonio Abate
Nel mese di gennaio le notti della Sardegna si illuminano da Dorgali a Mamoiada, da Orosei a Laconi, da Silanus ad Sassari, da Ottana a Nuoro e in tanti altri paesi ancora. A rischiararle sono i falò accesi in onore di Sant’Antonio Abate conosciuti come “I fuochi di Sant’Antonio Abate“.
Un culto antico e radicato quello per Sant’Antonio Abate, esponente importante dell’ascetismo egiziano del III secolo d. C. Il santo è visto dalla collettività cristiana come uno strenuo oppositore dei diavoli e delle fiamme dell’inferno.
La leggenda, infatti, racconta che il Santo avrebbe rubato una favilla incandescente al Regno degli Inferi per regalarla all’umanità, dotandola, così, del fuoco.
Nel mese di gennaio le notti della Sardegna si illuminano. A rischiararle sono i falò accesi in onore di Sant’Antonio Abate.
La notte del 16 gennaio, quindi, si chiedono al Santo grazie e miracoli in un contesto quasi magico, dominato dall’imponente falò che consuma enormi cataste di legna.
Questo rito, che naturalmente mescola devozione cristiana ed antiche tradizioni pagane, è documentato dalla metà del XIX secolo, ma le sue origini sono sicuramente più remote.
I fuochi di Sant’Antonio Abate
Dopo i riti liturgici e la benedizione del fuoco, i partecipanti stazionano di fronte al fuoco, intenti ad intessere conversazioni, cantare, gustare dolci ed assaporare vini offerti dalla collettività e dai singoli. Il fuoco arde tutta la notte: sarà il disegno del fumo emanato a suggerire auspici e profezie.
Ma non solo in onore di Sant’Antonio si accendono i fuochi in Sardegna. Oltre alle celebrazioni per San Giovanni, che però si svolgono in coincidenza col solstizio d’estate e sono collegate ad un altro momento dell’anno agrario, proprio nel mese di gennaio ricorrono le festività di San Sebastiano (il 20) e di San Mauro (il 15), che prevedono anch’esse in numerosi paesi, talvolta i medesimi in cui si celebra Sant’Antonio, l’accensione di grandi pire ad illuminare la notte invernale.
In Sardegna tradizionalmente, i fuochi di Sant’Antonio Abate, danno il via al Carnevale tradizionale sardo il 17 gennaio che si conclude il mercoledì delle Ceneri.
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