La Festa di Sant’Efisio a Cagliari, la processione

 

Sono i Carabinieri a cavallo ad aprire l’imponente parata (La Festa di Sant’Efisio a Cagliari, la processione), seguiti dalle traccas (carri a buoi addobbati a festa), riccamente adornate, e, a passo lento, da una moltitudine di uomini e donne, splendidamente vestiti con i costumi tradizionali dell’isola, che portano con sé cesti contenenti cibi dei propri paesi d’origine.

Giungono poi i cavalieri del Campidano e le Milizie armate a cavallo che rappresentano i quartieri storici della città e che un tempo avevano il compito di difendere il cocchio del santo dall’assalto dei briganti.

Seguono is dottoris, i membri della Guardianìa, il terzo Guardiano con lo stendardo.

Fa seguito l’Alter Nos che indossa il frac e il cappello a cilindro, che un tempo rappresentava il vicerè, e oggi, invece, il sindaco di Cagliari.
Chiudono il corteo il cappellano, i membri dell’Arciconfraternita, i suonatori di launeddas (antichi strumenti musicali a canne tipici dell’isola) e lo splendido cocchio del Santo seguito dalla folla dei fedeli che devono sciogliere voti, e che proseguiranno a piedi e in modo più sobrio verso Nora.

Il percorso verso Nora, ormai fisso da secoli, prevede varie tappe con canti e festeggiamenti, fino all’arrivo, il 2 di Maggio. Giunto a Nora il Santo è portato in processione lungo la spiaggia, accompagnato dal suono delle launeddas. Il 4 maggio Sant’Efisio fa ritorno a Cagliari e la chiesa di Stampace gli rende omaggio con una messa solenne.

La Festa di Sant’Efisio a Cagliari, la processione

Guardianìa
E’ una componente dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio e ne rappresenta il “corpo scelto” Fu istituita ufficialmente nel 1538. Verosimilmente la Guardianìa rappresentava la municipalità, la nobiltà cagliaritana. Ne fanno parte ventitré persone, elegantemente vestite, e vi si accede per “cooptazione”. La Guardianìa partecipa ai momenti più suggestivi ed importanti della sagra.