Sulla spiaggia di Nora gli attimi più suggestivi della festa di Sant’Efisio
Sulla spiaggia di Nora gli attimi più suggestivi della festa di Sant’Efisio.
Lontano dai riflettori e dall’eco mediatica del primo maggio, c’è una festa di Sant’Efisio più solenne che merita di essere raccontata.
I due giorni in cui il simulacro del soldato di Antiochia, che morì per non avere abiurato la chiesa cristiana, rimane a Pula, sono intrisi di una forte spiritualità che rende ancor più suggestivo il lungo cammino di Sant’Efisio verso il luogo del martirio.
Dopo l’arrivo in paese la mattina del 2 maggio e la messa nella parrocchia di San Giovanni Battista, il cocchio raggiunge la chiesetta di Nora, dove Efisio venne decapitato per ordine dell’imperatore Diocleziano.
È proprio nel piccolo tempio che si affaccia sul mare che questa tradizione portata avanti ormai da 353 anni raggiunge uno dei momenti più suggestivi.
Un soggiorno, quello del santo a Nora, che termina la sera del 3 maggio, quando con passo lento e pesante il simulacro viene portato in processione dai fedeli sulla spiaggia antistante per poi ritornare a Pula al calare della notte.
Sulla spiaggia di Nora gli attimi più suggestivi della festa di Sant’Efisio
“A Pula la festa in onore di Sant’Efisio assume toni più intimi rispetto a quella di Cagliari – dice l’assessore al Turismo del Comune di Pula, Angelo Tolu – qui i turisti possono apprezzare i gesti di una tradizione antica che il passare degli anni non ha cambiato. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di mantenere intatto il profondo senso di spiritualità di questa festa pur pensando ad avvicinare i turisti provenienti da ogni paese d’Europa”.
Come ogni anno a Pula si cerca di anticipare la stagione estiva organizzando una serie di eventi culturali che si svolgono in concomitanza con la festa di Sant’Efisio: una tendenza che va avanti da diversi anni, capace di attirare in paese i turisti non solo per la bellezza delle spiagge pulesi.
“La tradizione di dare vita ad un cartellone di appuntamenti culturali e di spettacolo verrà rispettata anche quest’anno – garantisce l’assessore comunale alla Cultura, Augusto Porceddu – dopo la realizzazione di un libro sulla storia di Sant’Efisio e la divulgazione di filmati d’epoca di edizioni lontane della festa a lui dedicata, abbiamo preparato una serie di manifestazioni che attireranno l’attenzione di turisti e residenti”.
Unico cruccio, il mancato arrivo in Sardegna di alcune riproduzioni degli affreschi trecenteschi del pittore Spinello Aretino che si trovano a Pisa in cui vengono rappresentate le varie fasi della conversione al cristianesimo di Efisio.
“Avevamo in mente di realizzare delle fotografie ad alta definizione degli affreschi per poi stamparle in dimensioni naturali – rivela Porceddu – il nostro obiettivo era quello di collocarle poi nella chiesetta di Nora: purtroppo le autorizzazioni necessarie non sono arrivate per tempo.
La speranza è che queste rappresentazioni, patrimonio della storia di Sant’Efisio, già dal prossimo anno campeggino sui muri della chiesetta in cui divenne martire”.