Autunno in Barbagia 2016 Orgosolo
Autunno in Barbagia 2016 Orgosolo
15 e 16 ottobre 2016
Programma Autunno in Barbagia 2016 Orgosolo
SABATO 15 E DOMENICA 16 OTTOBRE Autunno in Barbagia 2016 Orgosolo
Nelle due giornate del 15 e 16 ottobre 2016, date di svolgimento delle manifestazioni di Gustos e Nuscos, il nome con cui a Orgosolo da sempre si identificano le date delle Cortes Apertas nell’ambito del circuito Autunno in Barbagia, le attività che la comunità orgolese offre agli ospiti sono molteplici.
Coinvolgendo numerosi operatori e con la collaborazione dei cittadini si organizzano ricostruzioni del vivere consuetudinario all’interno delle cortes, con dimostrazioni sui mestieri e i lavori della tradizione i cui segni sono rimasti finora a caratterizzare la produzione orgolese.
Nell’arco delle due giornate diversi eventi scandiscono il tempo con il teatro, la musica degli strumenti del ballo sardo e del canto a tenore, le sfilate col costume tradizionale. Il tutto coordinato dall’organizzazione delle associazioni di volontariato, da sempre partecipi a questo genere di attività.
ORE 10 Cortes, esposizioni, musei. Artes anti’has. L’artigianato a Orgosolo
– Lungo le vie del paese
Sor ballos anti’hos. I balli della tradizione.
Sar domos anti’has. Le vecchie case e i loro arredi aperte per gli ospiti.
Sor dul’hes a s’anti’ha. I dolci preparati con le ricette di una volta.
Su hasu a s’anti’ha. I formaggi autentici e genuini dei pastori orgolesi.
Sos hustumenes anti’hos. I colori del costume più bello della Sardegna.
Sar maneras anti’has. I modi del “fare” consuetudinari.
Su pane a s’anti’ha. I diversi tipi di pane lavorato nei forni a legna.
Sa petha a s’anti’ha. La carne preparata per l’arrosto o gli insaccati.
So’ sonos anti’hos. I suoni del canto a tenore, dell’organetto e dell’armonica a bocca.
Sa’ sedas anti’has. L’esclusiva lavorazione della seta orgolese.
Sos tri’hinzos anti’hos. Le tipicità delle contrade che formano il centro abitato.
Sor vinos anti’hos. I vini sinceri e la loro produzione per accompagnare gli assaggi.
Autunno in Barbagia 2016 Orgosolo
Terra di artisti e culla di arcaiche tradizioni Orgosolo rivela uno spirito vivace e un profondo legame con le sue radici. Il ricco patrimonio archeologico vanta importanti monumenti dell’epoca prenuragica : nel circondario si possono visitare diversi menhir e domus de Janas tra cui si ricordano quelle di Tettene, Istovuzzi e Pandelai.
Nel territorio si incontrano numerosi villaggi nuragici e sono stati censiti più di 30 nuraghi . Di grande interesse è quello di Mereu immerso nella cornice del Supramonte. La struttura è costruita con conci squadrati di calcare bianco che gli donano un particolar fascino ed è formato da una torre principale , che conserva la copertura a thòlos (una sorta di cupola) ancora integra , e due minori racchiuse da un possente bastione sul versante ovest. Da qui si gode uno spettacolare panorama sul Canyon di Gorroppu .
Cortes Apertas a Orgosolo
A nord-est è ben visibile il vicino nuraghe Presethu Tortu (chiamato anche Gorroppu per la vicinanza alla gola) in una suggestiva posizione sul ciglio di una parete rocciosa . Una grande muraglia alta oltre i 3 metri testimonia la presenza di un imponente antemurale a difesa dell’insediamento. Nel cuore della foresta tra i due nuraghi si incontrano i resti di un ampio villaggio e alcune sepolture dell’epoca chiamate Tombe dei giganti .
Al Medioevo risalgono i ruderi dell’antico villaggio di Locoe a nord del paese, intorno a cui sono ancora visibili i resti della parrocchiale intitolata a San Leonardo oltre a quelli delle chiese di Santa Maria, San Paolo e San Marco.
Il centro storico è caratterizzato da strette stradine e case in pietra arricchite dai bellissimi murales che hanno portato Orgosolo ad una fama internazionale. I primi dipinti murali di stampo politico-sociale risalgono alla fine degli anni Sessanta del Novecento e furono realizzati dal professor Francesco Del Casino aiutato dagli alunni della scuola media. In seguito numerosi artisti hanno offerto il loro contributo trasformando il paese in un vero e proprio museo a cielo aperto . A partire dagli anni ’80 si sono aggiunti altri soggetti ispirati alle scene vita quotidiana e alle tradizioni locali.
Tra le scenografiche vie si trova l’ antica parrocchiale di San Pietro dalle forme neoclassiche. Eretta nell’età bizantina ha subito diverse modifiche nei secoli come testimonia il bel campanile cuspidato di stile gotico risalente al Quattrocento.
Il paese è noto per la produzione di su Lionzu , la raffinata benda che incornicia il viso delle donne quando indossano l’ abito tradizionale orgolese . Per la realizzazione del copricapo si utilizzano fili di seta prodotta da una selezionata varietà di baco allevato esclusivamente per questo utilizzo da una famiglia di artigiane che lo eredita di generazione in generazione . Per l’ordito si usa la seta al naturale mentre la trama è colorata con lo zafferano. Il prezioso filato viene pazientemente tessuto a mano su telai appositi seguendo antichi metodi e accurate composizioni .
Orgosolo è uno dei centri della Barbagia in cui si tramanda l’arcaico canto a Tenore, proclamato dall’UNESCO Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità.
Il calendario di Autunno in Barbagia 2016
Maggiori informazioni:
Comune di Orgosolo – www.comune.orgosolo.nu.it