Mandas: il fascino del paese ducale
Mandas: il fascino del paese ducale
di Ivan Murgana
Guardando da una finestra della sua locanda, Lawrence in quel paese adagiato su un altipiano ci aveva visto un pezzo della sua Inghilterra. Ne era certo il grande scrittore inglese: le infinite distese di terreno brullo di Mandas, dove ogni tanto si ergeva qualche fienile di pietra affiancato da pochi alberi nudi, somigliavano tanto alla Cornovaglia.
Oggi come allora quel piccolo paese situato nel cuore della Trexenta, crocevia obbligato per chi vuole raggiungere le zone interne dell’Isola, ha mantenuto intatto il suo fascino: lo stesso che avvicina a Mandas in ogni periodo dell’anno numerosi visitatori. La stazione ferroviaria del paese è il punto di partenza del Trenino Verde, il mezzo che consente ai turisti di ammirare gli scenari naturali più belli della Sardegna.
Non a caso la linea che da Mandas conduce ad Arbatax e attraversa il versante meridionale del Gennargentu, è stata definita la più bella del mondo proprio grazie alla presenza di foreste e animali selvatici ben visibili dalle carrozze del treno. Mandas è stato un ducato per più di due secoli: in virtù della concessione del Re di Spagna Filippo III, Don Pedro Mazza Carroz Ladròn ne divenne nel 1614 il primo Duca.
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Mandas smise di essere un ducato nel 1843, durante il periodo in cui governò l’XI Duca Pedro, nipote di Pedro Tellez Giron. L’influenza di questo importante periodo storico è ben rintracciabile in alcuni edifici storici del paese, che custodiscono a perpetua memoria un passato che vive ormai solo nei libri di storia.
Sarebbe un delitto recarsi a Mandas e non visitare le chiese e i musei che offrono la possibilità di vedere meravigliose opere di arte sacra come statue e argenti. Splendide le chiese, come quella parrocchiale consacrata a San Giacomo Apostolo, realizzata in stile gotico – catalano tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo.
La volta e le cappelle più antiche sono in legno, mentre la balaustra e la gradinata che permette di accedere al presbiterio furono costruite col marmo di Mandas. Nell’altare maggiore sempre in marmo, trovano posto le statue in legno dorato raffiguranti San Giacomo, San Gioacchino e Sant’Anna.
Da vedere anche la chiesa di Santa Vitalia situata nella via principale del paese, cappella della casa di riposo dedicata alla copatrona del paese, e la chiesa di Sant’Antonio posizionata nel centro storico, sede in passato della Confraternita delle anime purganti.
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Per la loro importanza storica meritano una visita anche la chiesa di San Francesco, alla quale era annesso il convento dei frati minori osservanti, voluto dai duchi di Mandas nel 1600, e la chiesa di San Giovanni, rinata dai propri ruderi dopo un eccellente restauro, all’interno della quale si può apprezzare ancora uno scorcio del pavimento originale risalente al periodo romanico.
La cultura contadina di Mandas rivive ne “I lollas de is aiaiusu”, il museo comunale inaugurato nel 2005 che rappresenta una tipica abitazione del passato. Così, dando un’occhiata a Sa lolla de su forru e de su carru, a Sa lollixedda, a Sa lolla de is ainas, o ancora a Sa lolla de su trellaxiu, si scopre come si viveva e come si lavorava all’interno delle case della Trexenta.
Le tracce che confermano come questo paese fosse abitato sin dai tempi più remoti, sono tangibili grazie alla presenza delle rovine di nuraghi, tombe di giganti, villaggi pre-romani e romani, disseminate lungo tutto il territorio di Mandas.
I siti archeologici più rilevanti si trovano in località “Ardiddi”, Cuccuru arau, Santu Simoni, Ruin’e logu, Santa Barbara, Su Angiu e Gannadra. “Archeologia, storia medievale, cultura contadina ma anche piatti tipici davvero squisiti e ottimi vini: l’offerta turistica del nostro paese si basa su questi punti cardine – spiega il sindaco – Mandas da la possibilità a chi la visita di farsi conoscere da ogni punto di vista.
Passeggiando tra i selciati in pietra locale è possibile scoprire monumenti semplici ma molto interessanti come “Sa perda de sa bregungia”, una colonna tagliata a metà situata accanto alla chiesa di San Giacomo che racchiude un profondo significato storico: qui infatti venivano svergognati davanti a tutti i peccatori. Una pratica per fortuna caduta in disuso”.
Maggiori informazioni:
Comune di Mandas www.comune.mandas.ca.it