Santadi: la cultura dei sapori di un tempo
Santadi: la cultura dei sapori di un tempo
di Ivan Murgana
Sulla cartina della Sardegna il suo nome è cerchiato in rosso dai turisti alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax, da trascorrere tra boschi di rara bellezza e sorgenti che gorgogliano tutto l’anno. Chi ama riscoprire i sapori di un tempo poi, fatti di formaggi e vini ben conosciuti oltre i confini isolani, non può che rimanere estasiato dinnanzi alla squisitezza dei prodotti che Santadi offre.
Una vacanza all’insegna del benessere insomma, dove la natura incontaminata e l’offerta culturale proposta da eventi come il Matrimonio Mauritano, o le visite alle grotte Is Zuddas e ai luoghi di interesse archeologico, formano un connubio vincente che punta ad avvicinare i turisti provenienti da tutta Europa. Un’offerta turistica, quella messa sul piatto da questo piccolo paese immerso nel verde, che ogni anno attira tantissimi visitatori in vacanza nelle località balneari della costa sulcitana.
Santadi: la cultura dei sapori di un tempo
Imponente il patrimonio naturale, che grazie alla foresta di Pantaleo, composta da alberi secolari come querce, filliree, sughere, e l’unica lecceta d’Europa, consente la conservazione di esemplari come il cervo sardo e il daino. Il tempo e lo scorrere incessante dell’acqua, hanno dato vita a grotte e cavità suggestive che costituiscono la peculiarità principale di questo territorio.
Le grotte più importanti sono di sicuro quelle di Is Zuddas, aperte tutto l’anno, visitate ogni anno da trentamila persone. Uno stillicidio durato seicentomilioni di anni ha permesso di creare un complesso di stalattiti, stalagmiti, aragoniti e altre forme bizzarre, capaci di incantare i visitatori di tutte le età.
L’importanza storica e preistorica rivestita da Santadi, è testimoniata dal considerevole patrimonio archeologico ricco di nuraghi, tombe dei giganti e altri siti che raccontano l’avvicendarsi delle diverse civiltà insediatesi nel territorio.
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Uno dei siti archeologici di maggiore rilievo è sicuramente quello di Barrancu Mannu, luogo sacro dove venivano seppelliti gli abitanti del villaggio nuragico, di intuibile importanza strategica per le popolazioni che vi si insediarono vista la possibilità di vedere le valli sottostanti e preservarle dalle incursioni nemiche.
Da visitare anche la collina che ospita Pani Loriga, dove popolazioni prenuragiche, nuragiche, fenicio-puniche, romane e bizantine si succedettero per quasi cinquemila anni.
E’ grazie agli scavi archeologici cominciati quasi mezzo secolo fa, capaci di testimoniare l’esistenza di una necropoli e di un quartiere adibito a centro abitativo con strade e tre diverse cinta murarie disposte su livelli diversi, che Pani Loriga ancora oggi è oggetto di studi da parte degli archeologi alla ricerca dei segreti custoditi da millenni in questa collina.
Matrimonio Mauritano di Santadi: storia di un rito senza tempo
Numerosi i reperti recuperati nel Basso Sulcis, presenti nel Museo Archeologico, che garantiscono ai visitatori un tuffo nei millenni che hanno plasmato questo territorio. Le tradizioni e gli antichi mestieri sono ben rappresentati nel Museo Etnografico ricco di mobili antichi e attrezzi agricoli consegnati da un passato ancora recente, che rappresenta la tipica abitazione contadina ancora presente in alcuni paesi del Sulcis.
Santadi, un paese non solo da visitare ma anche da assaporare, grazie ai prodotti tipici che la terra continua ad offrire da tempo immemore. Il Carignano, vino principe di queste terre, accompagnato da almeno quattordici tipi di formaggio differenti, le diverse specialità di pane e dolci preparati secondo le tecniche tramandate di generazione in generazione, le varietà di miele e l’ottimo olio prodotto dagli uliveti della zona, sono gli ingredienti che permettono di apprezzare ancora di più l’ospitalità di questo paese.
L’offerta turistica di Santadi si concentra sul patrimonio naturale e archeologico e sulla riscoperta degli antichi sapori di questo territorio: una formula, come testimoniano la nascita di numerosi bed &breakfast nel paese, apprezzata ogni anno da un numero di turisti in continua crescita.
Maggiori informazioni:
Comune di Santadi www.comune.santadi.ci.it